
Per ogni bicchiere si utilizzano materie prime come soda, vetro riciclato, dolomite e potassio, cui si aggiunge una ‘cottura’ che si spinge sino a 1700°. L’assenza di piombo garantisce invece leggerezza e purezza del cristallo che, per diventare calice, ha bisogno, nella sola prima fase di formatura, di ben 5 artigiani specializzati.